Nudità e Pudore

Il pudore, quando riguarda il corpo nudo, è normale? Naturale? Dopo anni di lavoro su me stesso, mi sento di dire un chiaro NO.

Anche se culturalmente spesso gli attribuiamo un’accezione positiva, il termine pudore significa letteralmente “vergogna”. E la vergogna dovrebbe essere la conseguenza di qualcosa di disonorevole, di sbagliato. Mentre non c’è niente di sbagliato in un corpo nudo e, chissà perché, accettiamo la nudità di un bambino, ma non quella di un adulto.

A volte attribuiamo a pudore il significato di riservatezza, ma ancora una volta, perché dovremmo essere riservati? Cosa abbiamo da nascondere? Si nasconde ciò che non piace, ciò che non vogliamo che venga visto. Mentre c’è perfezione e bellezza in ogni corpo umano e sarebbe giunto il momento di far cadere la foglia di fico.

Riflettere su questi temi non serve a nulla, se l’emozione che proviamo si oppone strenuamente alla logica: se non ci sentiamo a nostro agio in nudità è a causa dell’approccio fortemente repressivo nei confronti del corpo e del sesso nel quale siamo cresciuti. Ciò, però, non ci esime dal lavorarci consapevolmente e prima o poi, tutti dovremmo farlo.

Se ne hai l’occasione, lasciati contaminare dalla cultura centro-nord europea, nella quale il corpo nudo è visto in maniera assolutamente naturale, anche in contesti di genere misto; prova una SPA o una spiaggia naturista e godi del senso di semplicità e naturalezza che queste esperienze possono dare. Oppure, se vuoi spingerti oltre, prova con un Massaggio Tantra.