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Perché è scomparso ogni riferimento alla sessualità nello Yoga occidentale?

Lo yoga è una disciplina antica originaria dell’India che si concentra sull’unione tra mente, corpo e spirito. Una parte importante della filosofia dello yoga riguarda l’uso consapevole dell’energia sessuale, che viene chiamata “kundalini”. Tuttavia, negli ultimi decenni, l’approccio allo yoga in Occidente ha subito un cambiamento significativo che ha portato all’eliminazione di questo concetto.

L’ipocrisia che ha eliminato il concetto di uso consapevole dell’energia sessuale dalla filosofia tradizionale dello yoga può essere spiegata in diversi modi. Innanzitutto, molti insegnanti di yoga in Occidente si sono concentrati esclusivamente sull’aspetto fisico della pratica, trascurando gli aspetti spirituali e filosofici. Questo approccio superficiale allo yoga ha portato alla rimozione di concetti come la kundalini e la pratica dell’uso consapevole dell’energia sessuale.

In secondo luogo, c’è stata una crescente commercializzazione dello yoga in Occidente. Molte persone praticano lo yoga per scopi estetici, come perdere peso o aumentare la flessibilità, e gli insegnanti di yoga cercano di soddisfare questa domanda. Questo ha portato ad una riduzione della complessità della pratica dello yoga e alla rimozione di elementi come la kundalini.

In terzo luogo, c’è stata una diffusa ipocrisia riguardo all’energia sessuale in Occidente. Mentre la cultura occidentale promuove l’energia sessuale come un elemento importante della vita, allo stesso tempo essa viene repressa e demonizzata. Ciò ha portato ad una mancanza di comprensione dell’energia sessuale e alla sua rimozione dalla pratica dello yoga.

Inoltre, la kundalini è un concetto molto complesso e richiede una comprensione profonda della filosofia dello yoga. Gli insegnanti di yoga in Occidente spesso non hanno la conoscenza e l’esperienza necessarie per insegnare la kundalini in modo efficace, e di conseguenza questo concetto viene ignorato o eliminato.

Nudità e Pudore

Il pudore, quando riguarda il corpo nudo, è normale? Naturale? Dopo anni di lavoro su me stesso, mi sento di dire un chiaro NO.

Anche se culturalmente spesso gli attribuiamo un’accezione positiva, il termine pudore significa letteralmente “vergogna”. E la vergogna dovrebbe essere la conseguenza di qualcosa di disonorevole, di sbagliato. Mentre non c’è niente di sbagliato in un corpo nudo e, chissà perché, accettiamo la nudità di un bambino, ma non quella di un adulto.

A volte attribuiamo a pudore il significato di riservatezza, ma ancora una volta, perché dovremmo essere riservati? Cosa abbiamo da nascondere? Si nasconde ciò che non piace, ciò che non vogliamo che venga visto. Mentre c’è perfezione e bellezza in ogni corpo umano e sarebbe giunto il momento di far cadere la foglia di fico.

Riflettere su questi temi non serve a nulla, se l’emozione che proviamo si oppone strenuamente alla logica: se non ci sentiamo a nostro agio in nudità è a causa dell’approccio fortemente repressivo nei confronti del corpo e del sesso nel quale siamo cresciuti. Ciò, però, non ci esime dal lavorarci consapevolmente e prima o poi, tutti dovremmo farlo.

Se ne hai l’occasione, lasciati contaminare dalla cultura centro-nord europea, nella quale il corpo nudo è visto in maniera assolutamente naturale, anche in contesti di genere misto; prova una SPA o una spiaggia naturista e godi del senso di semplicità e naturalezza che queste esperienze possono dare. Oppure, se vuoi spingerti oltre, prova con un Massaggio Tantra.

Aspettando Anna

Il lettino è pronto. L’olio e la stanza sono caldi.

Lei arriverà fra 15 minuti, ma ho tutto il tempo per raccogliere le energie.

Chiudo gli occhi e comincio a respirare profondamente. Quando giungerà il momento, Kundalini dovrà fare la sua parte. Il piacere dipende da questo, ma la natura sa fare il suo corso.

Aria dentro, aria fuori… Mi radico e prendo forza dalla terra.

Aria dentro, aria fuori…. Porto in alto il fluido vitale, finché non lo sento nella testa. Oggi ci vuole un po’.

Quando si stenderà sul lettino nuda e chiuderà gli occhi, sarà come tutte le altre ma unica allo stesso tempo. Perfetta come la natura vuole, che abbia 25 o 50 anni, con un fisico asciutto o morbido.

Porto le mani sul Cuore, mentre ripasso mentalmente i gesti. Spargerò l’olio prima di iniziare, così non dovrò pensarci più. Il corpo sarà lucente sotto la luce delle candele e scivoloso al pizzico delle mani.

Continuerò incessantemente con questo respiro, mentre mi prenderò cura di lei. Diventerà il nostro respiro, perché anche se probabilmente non se ne accorgerà, il ritmo dell’aria si sincronizza fra i due quando la danza comincia.

Forte sui piedi, intenso su gambe e glutei, delicato sulla pancia… anche se le parti più sensibili sono quelle che tanti altri massaggi tralasciano, quelle che anche durante l’impeto dell’Amore la maggior parte dei partner dimentica.

La mano solca decisa fra i seni, accarezza lo sterno e lambisce il monte di Venere; avvolge delicata l’interno coscia, fino a sfiorare le grandi labbra e terminare la sua corsa sui fianchi.

Riapro gli occhi per un istante. La sedia è abbastanza vicina? Non posso restare in piedi quando mi dedico al suo piacere, perché quello è un momento senza fine, al quale riserverò tutto il tempo che serve. Lì cielo e terra si incontrano per un istante infinito.

Quando i brividi e i tremori si quieteranno, appoggerò i polsi per qualche istante e asciugherò la fronte. Lavate le mani e avvicinata la coppetta dell’olio, massaggerò il viso e la testa per gli ultimi minuti. Non lo fa quasi mai nessuno, ma quella è la parte che preferisco.

La musica di sottofondo mi riporta alla realtà. E lo stesso farà con lei, quando al termine dei 90 minuti dirò a bassa voce, “abbiamo finito”. Ma prima che si risvegli completamente, coprirò il corpo con il telo e la lascerò riposare ancora cinque minuti, prima che si rivesta.

Cos’era quel rumore?

Anna è arrivata.

Due. Non Uno in Più..

Ho ricevuto parecchi massaggi in vita mia. E si sente quando chi lo fa è presente ai suoi gesti e quando non lo è; quando il massaggio è fatto con Amore e quando no. Poi vengono tutte le altre questioni, come la bravura tecnica, l’intensità, la dedizione nell’offrire un servizio e nel preparare l’ambiente per il meglio.

Due massaggi al giorno. Non uno in più. Se facessi più di due massaggi al giorno, perderebbero la loro magia, la mente se ne andrebbe da un’altra parte e le mani agirebbero in automatico. Mentre il bello è essere presenti, possibilmente in due, respirando insieme.

Certamente ogni persona sceglierà il massaggiatore che più le aggrada, con il quale si sente più in sintonia (soprattutto se parliamo di tantra!) e non si può piacere a tutti. Però una cosa è certa: la ricerca della perfezione e dell’Amore nel massaggio fa la differenza e io ce l’ho sempre messa tutta.